Con un Decreto, il Governo realizzerà le misure utili per bloccare l'IMu, fermare l'aumento di un altro punto percentuale dell'i.v.a. e per rifinanziare la Cassa Integrazione.

Giusto il tempo per mettere in sicurezza i conti votando tra martedì e mercoledì il Documento di Economia e Finanza messo a punto dal precedente governo e che piace tanto all'Europa, al punto da aver messo ieri l'altro nero su bianco che per l'Italia è vicina l'uscita dalla procedura per deficit eccessivo.

Proprio dalla lettura del rapporto comunitario, si da per scontato che il governo Letta finanzierà in modo adeguato sia l'eventuale soppressione dell'Imu, sia la cassa integrazione e il mancato aumento dell'Iva anche se, attualmente, nessuna componente di governo ha confermato che tutto ciò si verificherà e in quale modo.

Un esempio: solo per scongiurare l'aumento di un punto percentuale dell'i.v.a.,  si devono trovare circa 2mld di euro. Altri 1,5 mld invece servono per rifinanziare la Cassa Integrazione.

Per ciò che riguarda invece la rimodulazione dell'IMU, i tempi saranno necessariamente più lunghi e contemplano la ricerca di circa 2mld nel caso in cui - appunto - si parli di rimodulazione e non di cancellazione dell'imposta. Peraltro, tutti i Comuni sono sul piede di guerra dal momento che l'IMU avrebbe rimpinguato proprio le scarne casse comunali italiane.

In conclusione, le misure di Governo potranno essere maggiormente dettagliate solo nel momento in cui ci sarà maggiore chiarezza fra il Decreto ed il Documento di Economia e Finanza (DEF) e ciò dovrebbe portare anche alla risoluzione di altre misure mirate alla crescita, come le agevolazioni fiscali per l'assunzione di giovani o la revisione della Riforma del lavoro che vede protagonisti esodati e precari.